Per i “nuovi” investimenti in beni immateriali 4.0 effettuati nel 2023 è riconosciuto un credito d’imposta pari all’imposta pari al 20% del costo, con un limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro. L’aliquota agevolativa potenziata, prevista per il 2022 dal D.L. n. 50/2022, continua ad essere riconosciuta per gli investimenti “prenotati” entro il 31 dicembre 20222, ossia gli investimenti per i quali entro il 31 dicembre 2022 si sia proceduto all’ordine vincolante e al versamento dell’acconto del 20%, che saranno effettuati (vale a dire completati) entro il 30 giugno 2023 (tale termine non è stato modificato dalla legge di Bilancio 2023). Qual è il risparmio per i “nuovi” investimenti non prenotati nel 2022?
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