ZES unica: al via il credito d’imposta per le imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 dell’11 novembre 2024 il decreto 18 settembre 2024 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che determina le modalità di attuazione del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica in favore delle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e delle imprese attive nel settore forestale e nel settore della pesca e acquacoltura. Per accedere al contributo sotto forma di credito d’imposta, i soggetti interessati dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate, dal 20 novembre 2024 al 17 gennaio 2025, l’ammontare delle spese ammissibili. Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate sarà approvato il modello di comunicazione, con le relative istruzioni, e saranno definiti il contenuto e le modalità di trasmissione.

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ZES: pubblicato lo strumento operativo sulla certificazione del prospetto

È stato pubblicato l’11 novembre 2024 il documento “Certificazione del prospetto ZES”, realizzato nell’ambito delle aree di delega “Sistemi di controllo e revisione legale (financial e non financial)”. Il documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, redatto in collaborazione con la Fondazione Nazionale dei Commercialisti Ricerca, rappresenta uno strumento operativo utile ai revisori coinvolti nella certificazione degli investimenti e ne contempla le fasi essenziali, che vanno dalla lettera di incarico alla check list, con i principali controlli consigliati, fino alla lettera di attestazione e alla relazione di certificazione del revisore.

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Disegni +: dal 12 novembre al via le domande di incentivo

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy comunica l’apertura, dalle ore 12.00 del 12 novembre 2024, dello sportello attraverso il quale le micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa in Italia potranno inviare le domande per accedere agli incentivi Disegni+ 2024, al fine per sostenere la valorizzazione di disegni e modelli sul mercato. La dotazione finanziaria riferita all’annualità 2024 è pari a 10 milioni di euro. Le agevolazioni saranno concesse nella forma di contributo in conto capitale fino all’80% delle spese ammissibili, entro l’importo massimo di 60mila euro. La percentuale potrà raggiungere l’85% nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere.

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Fondo innovazione agricoltura: quanto conviene partecipare

Dal 15 novembre 2024 sarà possibile accreditarsi, compilare e preconvalidare la domanda di accesso per il bando 2024 di Fondo Innovazione in Agricoltura. La presentazione vera e propria della domanda può essere effettuata a partire dal 18 dicembre 2024. Sono ammissibili investimenti in innovazione tecnologica aventi ad oggetto l’acquisto di macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura; macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia; macchine per la zootecnia; trattrici agricole; investimenti per la pesca e l’acquacoltura. Il contributo varia a seconda del soggetto beneficiario e dell’importo dell’investimento. Trenta milioni di euro della dotazione finanziaria per il 2024 sono riservati alle imprese situate nei comuni delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023. Quanto si risparmia?

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Bonus quotazione PMI: proroga in arrivo fino al 2027

Con il disegno della legge di Bilancio 2025 arriva anche la conferma per il bonus quotazione PMI. Il credito d’imposta è in favore delle PMI che sostengono le spese di consulenza per ottenere la quotazione in Borsa. L’agevolazione viene rifinanziata ed estesa fino al 31 dicembre 2027 stanziando sei milioni di euro per il 2025 e tre milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027.

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Bonus Sud: escluso ogni atto di recupero dopo la registrazione degli aiuti di Stato per il settore agricolo

Il disegno di legge di bilancio 2025 scioglie il nodo del bonus sud sbloccando la registrazione nel Registro nazionale degli aiuti di Stato. Più precisamente, il disegno di legge interviene con una norma specifica che, autorizzando il MIPAAF a eseguire i relativi adempimenti, consente all’Agenzia delle Entrate di completare l’iter di registrazione nel registro nazionale degli aiuti a suo carico. Al tempo stesso la Manovra 2025 dispone che venga esclusa l’adozione di ogni atto di recupero una volta conclusi gli adempimenti relativi alla registrazione degli aiuti. A patto che il credito d’imposta sia stato usufruito nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa dell’UE in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico.

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