Investimenti 4.0 effettuati prima del 30 marzo: le criticità della comunicazione obbligatoria

Il decreto Agevolazioni fiscali prevede obblighi comunicativi preventivi per poter compensare il credito d’imposta in F24 con riferimento agli Investimenti 4.0 e ricerca e sviluppo. Per la fruizione dei crediti d’imposta previsti per gli investimenti 4.0 e ricerca e sviluppo che le imprese intendono effettuare dal 30 marzo 2024, occorre non solo comunicare preventivamente l’ammontare complessivo degli investimenti pianificati a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione, ma anche aggiornare la comunicazione al completamento degli investimenti. Detto obbligo riguarda anche gli investimenti 4.0 e R&S effettuati dal 1° gennaio al 29 marzo 2024 e gli investimenti 4.0 effettuati nel 2023, i cui crediti maturati non sono stati ancora fruiti. Ma ci sono delle criticità. Quali?

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Agevolazioni Simest per l’e-commerce all’estero: quanto conviene?

Per le imprese che intendono sviluppare e consolidare la propria posizione sui mercati internazionali attraverso l’e-commerce, sono ancora disponibili le agevolazioni concesse da SIMEST. Sono ammissibili le spese relative a investimenti in hardware e software, consulenza e progettazione, formazione del personale, marketing, ricerca, sviluppo di nuove tecnologie, trasporto, logistica e adeguamento normativo. L’importo finanziabile va da un minimo di 10.000 euro ad un massimo di 500.000 euro e comunque non può essere superiore al 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati dall’impresa. L’intervento agevolazione è costituito da un finanziamento agevolato e, a determinate condizioni, da un contributo a fondo perduto. Quanto si può risparmiare?

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Bonus edilizi, Transizione 4.0 e ACE: quali sono i divieti, le deroghe e i nuovi obblighi

Il decreto Agevolazioni fiscali (D.L. n. 39/2024) prevede una serie di rilevanti novità in materia di bonus edilizi, ACE e bonus Transizione 4.0. Dalla modifica della disciplina in materia di opzioni per la cessione dei crediti o per lo sconto in fattura, alla comunicazione degli interventi agevolabili, anche quelli in corso. Dall’eliminazione della remissione in bonis per chi non trasmette all’Agenzia delle Entrate entro il 4 aprile 2024 le opzioni per sconto o cessione riferite alle spese 2023, al blocco della compensazione in presenza di debiti con l’Erario superiori a 10.000 euro. Ed ancora: limitazione della cessione dei crediti ACE e nuovo obbligo di comunicazione per i bonus Transizione 4.0.

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