La Ue prevede di inserire tra le attività di ricerca ammissibili le tecnologie digitali e le attività connesse alla digitalizzazione: supercalcolo, tecnologie quantistiche, blockchain, intelligenza artificiale, cybersicurezza, big data, cloud o edge computing. Sono queste alcune delle novità che emergono dalla comunicazione della Commissione europea sulla “disciplina RSI del 2022”. In essa si stabiliscono le norme in base alle quali gli Stati membri possono concedere gli aiuti di stato alle imprese per le attività di ricerca, sviluppo e innovazione (RSI). Quali sono le misure di RSI per le quali gli aiuti di Stato possono risultare compatibili con il mercato interno e quali sono i criteri di valutazione della Commissione Ue per deciderne l’approvazione?
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